Intervento del dott. Giuseppe Risica al Consiglio Comunale del 19-05-1997,

sul punto n° 6 all’o.d.g. (Denominazione Vie e Piazze del Comune),

onde proporre l’intitolazione del Parco Costiero di Tonnarella di Furnari

al Poeta Salvatore Quasimodo

 

 

 

Preg.mi Sig. Sindaco, Presidente del Consiglio, Consiglieri,

desidero intervenire sul punto in questione non per convincervi ad operare una scelta che, sono certo, è già sicura nel cuore di ogni vero siciliano -a prescindere dal fatto che ami o meno la poesia- bensì per ricordare, molto brevemente, la figura sublime di un poeta che ha segnato fortemente un'epoca nella storia delle letteratura italiana e mondiale: SALVATORE QUASIMODO. Questo nobile figlio della nostra Isola, nato a Modica nel 1901 e morto a Napoli nel 1968, trascorse gli anni fondamentali della sua formazione poetica nella provincia di Messina e non dimenticò in seguito, quando la sua strada verso la gloria lo portò ad allontanarsi dalla Sicilia, mai -orgogliosamente- la sua appartenenza a questa "terra impareggiabile" ed alle sue genti, come sempre traspare dalle sue liriche immortali ( "Io non ho che te, cuore della mia razza" ). Quasimodo, poeta dall’inconfondibile fascino evocativo denso di magico mistero e  coinvolgenti suggestioni, inaugura un nuovo stile di rapporto tra contemporanei ed antichi, leggendo o -forse meglio- riscrivendo in chiave ermetica i lirici greci, con un tradurre sentito e partecipe, non freddo ed impersonale, cosa mai riuscita prima ad alcuno. Ma il suo principale merito letterario è, probabilmente, quello di aver realizzato per primo ed in modo esemplare, un riuscito progetto di fusione tra ermetismo e realismo, costituendo così un prezioso patrimonio culturale, condiviso successivamente da diverse generazioni di poeti e letterati. Nel 1959 gli fu assegnato -meritatamente- il massimo riconoscimento: il Premio Nobel per la Letteratura. Eppure Quasimodo, negli ultimi anni è un poeta relegato in una sorta di limbo, rispetto a certi poeti sicuramente meno validi ma, anche, meno scomodi del Nostro. Ebbene anche il dedicare un luogo ad una figura dallo spirito così elevato e libero, può essere un modo per attirare l'attenzione su un poeta da rileggere con gli occhi dell’anima, da riscoprire in ogni suo aspetto, da riconsegnare ai fasti che giustamente merita, oltre che rendergli un doveroso ed umile omaggio. Il luogo che ho individuato a questo scopo (il Parco Costiero di Tonnarella) mi sembra, peraltro, il più idoneo, posto com'è di fronte alla vastità del mare, dove lo sguardo si apre luminoso rivolto all'amata Tindari "su larghi scogli…pensile sulle acque…" ed alle Eolie, "…le isole dolci del dio". Voglio concludere citando alcuni versi di Lamento per il Sud: “...il Sud è stanco di trascinare morti...è stanco di solitudine, stanco di catene, è stanco nella sua bocca delle bestemmie di tutte le razze che hanno urlato morte con l'eco dei suoi pozzi, che hanno bevuto il sangue del suo cuore..." La rinascita di un popolo, a volte, può cominciare con una poesia.

 Grazie, con tutto il cuore.

 

Giuseppe Risica