titolo del libro : "SOTTO IL SEGNO DELL'ARIETE"

genere: Poesia

autore: Franco Gitto          

editore: Lippolis edizioni

prezzo: euro 10

  Lo immagino così e so di non sbagliare, Franco Gitto, seduto sopra uno scoglio carezzato dalle acque cristalline che baciano la sua Vulcano, mentre il suo sguardo insegue pensieri che, come liberi gabbiani, volteggiano nel cielo limpido per rotte imprevedibili; oppure, mi pare di scorgerlo passeggiare solitario, calpestando la sabbia nera della battigia, dove muore l'onda, a tracciare il bilancio di una vita vissuta sempre in prima persona, col vento a sferzargli il viso cotto dal sole, come una lieve malinconia, senza devolvere agli altri la soluzione delle fitte problematiche che ogni giorno s'incontrano improvvise, senza arrendersi mai. Così nasce la sua poesia, satura di una spontaneità che si nutre della bellezza selvaggia di luoghi senza età, ed intrisa, contemporaneamente, della sua autentica essenza di uomo. Questa raccolta, "Sotto il segno dell'Ariete', che già dal titolo si propone come una sorta di autobiografia, fa seguito ad altre apprezzate pubblicazioni, rappresentando così la volontà di offrire ai lettori la continuazione di un discorso iniziato da tempo, il variegato mondo, cioè, di quelle intime emozioni che costituiscono una parte fondamentale del suo umano esistere. La silloge è, in qualche modo, una “summa” delle principali fonti ispiratorie di Gitto, così vasta è la varietà delle tematiche sapientemente trattate. L’autore, con genuina disinvoltura, ci consegna: l’esaltazione delle mitiche meraviglie dell’isola in cui vive; la più spontanea poesia d’occasione, con una straordinaria serie di dediche e ritratti; le diverse facce di cui è capace il folle trasformismo del sentimento, vissuto costantemente con partecipe entusiasmo e non con estranea freddezza; la sofferta ricerca della fede; una garbata satira unita a pungente ironia. Profondo è, in ogni caso, il lavoro di scavo interiore, nell’instancabile ricerca, dentro di sé, delle risposte fondamentali in grado di dipanare, almeno in parte, i fitti dubbi dei quali abbonda l’esistenza. Il florilegio si avvale di un versificare che dalla “simplicitas” trae chiarezza e fluidità, senza equilibrismi stilistici o garbugli metaforici che ne rendano difficoltosa la lettura. Oltre a piacevoli liriche in lingua, nel volumetto sono contenute parecchie poesie in vernacolo siciliano, che esprimono decisamente l’assoluto orgoglio per le sue origini, nonchè l’attaccamento alla forza ed ai valori immortali della tradizione, costituendo in definitiva il simbolo di una “sicilitudine” meritevole di ammirazione e di rispetto. Con questo libro, assai piacevole ed interessante, Franco Gitto lascia un’ulteriore, consistente traccia del suo percorso terreno, che nella Poesia trova, non soltanto uno sfogo superficiale, ma anche, e soprattutto, un importante mezzo per esprimere, con musicalità ed armonia, la sua estrema sensibilità e la notevole ricchezza interiore.

Giuseppe Risica