OLIVER FRIGGIERI

“il maggiore poeta maltese contemporaneo”

 

Oliver Friggieri è nato a Malta nel 1947, meravigliosa isola nella quale vive e ricopre la carica di Professore di Letteratura e Capo del Dipartimento di Maltese presso la locale Università. Poeta, scrittore di narrativa, critico e saggista, collabora attivamente a numerose riviste accademiche internazionali. Partecipa, frequentemente, a conferenze, convegni internazionali ed a programmi radiotelevisivi sulla letteratura. E’ stato tradotto in molte lingue, tra cui italiano, romeno, francese, greco, finlandese. Il governo di Malta lo ha nominato “Membro dell’Ordine di Merito”, per i suoi alti valori culturali. Tra le sue opere pubblicate in Italia: “Storia della Letteratura maltese”, “Storie per una sera”, “La menzogna”. Le sue poesie, raccolte nella versione originale maltese “Poeziji” e presenti anche su C.D., sono pubblicate in varie edizioni straniere, tra cui “Insonnia cuvintelor” (Craiova, 1990), “A Distraught pilgrim” (Missouri, 1991), “Le rituel du crepuscule” (Parigi, 1991), “Noi siamo un desiderio” (Udine, 1999). E’, giustamente ed in modo unanime, considerato il maggiore scrittore maltese vivente. La poesia di Oliver Friggieri è fortemente segnata dall’esistenzialismo. Per mezzo della poesia l’uomo-poeta, quasi sperduto nell’immensità dell’universo, cerca di trovare una dimensione ed un ruolo alla sua presenza sulla terra, superando gli angusti confini della realtà e innalzandosi verso le vastità dell’infinito. Grazie ad un profondo e tormentato lavoro di scavo introspettivo, l’Autore libera la propria coscienza dalle scorie che, ogni giorno, cercano di soffocarne l’essenza più autentica, nel tentativo titanico di elaborare le agognate risposte ai dubbi strazianti ed alle domande eterne che assillano, da sempre, l’umanità. Perfettamente conscio della fondamentale vanità dell’esistenza, Friggieri, preferisce alla falsa serenità di una vita priva di contenuti interiori, la lacerante battaglia dell’eroe ribelle che non esita ad immolare se stesso, pur di raggiungere mistici segreti da offrire ai suoi simili, elevandone così i livelli di conoscenza e consapevolezza. E’ facile e naturale, pertanto, l’identificazione con l’omerico Odisseo, spinto dalla sua inestinguibile sete di sapere e dalla ferrea volontà di sciogliere i nodi intricati d'ogni mistero, oltre i confini delle mitiche e rassicuranti “colonne d’Ercole”. Poeta isolano e dunque intimamente “mediterraneo”, egli, partendo dalla solitudine che gli è peculiare, prova a raggiungere idealmente gli altri uomini-isola, per unirli con i tralci eterei ma saldi della sua poetica, affinché, come in una sorta di catena energetica, la tempesta della vita non possa disperderli, aggregandoli in una confortante spiritualità universale. E’ una poesia senza clamori quella di Friggieri, estremamente sensibile, figlia di meditazioni cominciate, spontaneamente, fin dalla più tenera età e cresciute insieme con lui, nel continuo contrapporsi d'amore e morte, passione ed indolenza, piccole gioie e grandi dolori, attimi di felicità e giorni di tristezza, oceani di malinconia e gocce di speranza. E' dal silenzio che nasce, spesso, la voce più possente e ricca di fondamentali messaggi. Il suo verseggiare è completo, piacevolmente moderno, anche se intessuto di delicati e gradevoli richiami classicheggianti, dotato di una musicalità estremamente armonica, senza registrare cali di tono. Pregevole ed appropriato appare l’uso di metafore e di simboli, pur in una fondamentale ed assai ricercata “simplicitas”, tesa a facilitare la comprensione dei molteplici contenuti e che costituisce il riverbero sfolgorante del lessico più autentico e raro, quello dell’anima. 

  Giuseppe Risica